Campagne WGI

Le associazioni dell’audiovisivo

scrivono al Ministro

Richiesta di provvedimenti urgenti

Lo scorso 1 agosto, su proposta dell’ANAC, le associazioni dell’audiovisivo – 100autori AIDAC ANART ART ASIFA Italia DOC/IT e WGI – presentarono al Ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, una proposta globale per il rilancio del settore dell’audiovisivo, un New Deal del cinema e della televisione.
All’epoca, ci sono state promesse di apertura di tavoli e quant’altro, ma l’estate e il primo autunno sono passati senza un cenno di riscontro da parte del MIBACT.
Per questo, le medesime associazioni sono tornate a scrivere al Ministro.
Pubblichiamo la lettera dello scorso 18 novembre, sotto il simbolo dello scudo blu, l’egida che – secondo quanto stabilito dalla convenzione dell’Aja del 1954 – serve a identificare in caso di conflitto i beni culturali da proteggere. La guerra – a nostro modesto avviso – c’è, ed è quella contro la mancanza di risorse e lo sbando culturale del nostro paese: la lettera prende atto del conflitto in corso, e si limita a chiedere i cavalli di frisia, le misure urgenti a protezione del nostro settore, un semplice atto doveroso delle istituzioni.

Roma, 18 novembre 2014

via email: ministro.segreteria@beniculturali.it

On. Dario Franceschini

Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo

Via del Collegio Romano 27 Roma

e p.c. dott. Nicola Borrelli

Direttore Generale Cinema

Oggetto: Richiesta di provvedimenti urgenti (Fondo Speciale Cinema Difficile/ Sviluppo Progetti/ Premi di Qualità)

Gentile Ministro,

come già esposto da tutti gli autori riuniti con Lei a convegno alla Casa del Cinema il 1° agosto, Le ribadiamo la nostra convinzione che solo una maggiore libertà di temi e di linguaggi nella produzione di cinema e audiovisivo, potrà rafforzare il Paese sul fronte culturale come su quello economico.

Le chiediamo allora di passare ai fatti creando urgentemente un Fondo Speciale per i film cosiddetti “difficult”, quel cinema cioè per il quale l’Europa ammette un sostegno statale in nome dell’Eccezione Culturale.

Le nostre proposte:

1) Dividere equamente (50%/50%) lo stanziamento annuale per il Fondo di Garanzia tra film “mainstream” e film “difficult” (film di finzione, di animazione e documentari con minori garanzie di accesso al mercato). Per liberare le risorse necessarie, suggeriamo di riequilibrare il Fus trasformando i cosiddetti ristorni (i premi agli incassi che ora assorbono quasi 20 milioni di euro) in crediti d’imposta.

2) Svincolare i film “difficult” dal Reference System e sottoporli al giudizio della Commissione esclusivamente sulla base del valore dei progetti e della storia professionale dei loro autori, attraverso una attenta valutazione dei curricula. Per questo si rende necessaria una definizione univoca e chiara di film “difficult”. Suggeriamo, inoltre, che siano i produttori e gli autori stessi a presentare il proprio progetto identificandolo già al momento della domanda quale film “difficile” e svincolandolo di conseguenza dal sistema del Reference System.

3) Ammettere al fondo “difficult” i film con budget non superiore a un milione di euro, eventuali apporti da co-produzioni esclusi.4) Assicurare ai film selezionati un finanziamento pari al 50% del loro budget.

5) Prevedere un aumento della quota del Tax Credit Interno (dal 15% al 30%) e rimodulare il meccanismo del Tax Credit Esterno, creando un fondo comune delle risorse che garantisca agevolazioni fiscali anche per le produzioni indipendenti.

6) Sviluppo delle sceneggiature: anche i singoli autori possano presentare progetti, prevedendo per i vincitori un contributo non inferiore ai 10mila euro.

7) Valutazione dei curricula dei produttori.

Ribadendo che il nostro obiettivo è la legge di sistema, Le chiediamo di disporre l’apertura di un tavolo con la Direzione Cinema del Suo Ministero per discutere queste nostre proposte.

Cordiali saluti

100autori – AIDAC – ANAC – ANART – ART – ASIFA Italia – DOC/IT – WGI

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