Assemblea ordinaria WGI – 17 novembre 2014

Casa del cinema – Sala Kodak

E’ stata una sera buia e tempestosa ma la luce di WGI comunque s’è accesa! Almeno una quarantina di temerari o intrepidi o refrattari alle piogge più di altri, si sono raccolti ad ascoltare il presidente Mazzetta… e no!

Scusate: il “correttore” ineluttabilmente insiste a modificare la consonante, Mazzotta proprio non lo convince, Mazzetta gli sembra più verosimile e adeguato ai tempi, ma il testardo correttore non ha proprio capito con chi ha a che fare, si vede.

Se fosse venuto alla nostra assemblea lo avrebbe compreso di sicuro, perché Carlo tra le varie cose di cui ci ha resi edotti ha sfornato un impeccabile bilancio in attivo di ben 20000 euro o giù di lì, roba da far invidia alle più quotate società di borsa. L’assemblea di fronte a questa mirabilia non ha potuto che approvare con ammirazione il virtuoso bilancio alla fine del primo anno di vita del nostro sindacato!

E prima ancora, in realtà in conclusione dell’acquosa serata, ha nominato e approvato il Giurì per le Controversie tra Soci nelle specchiatissime persone di Franca De Angelis, Antonio Lauro e Stefano Sudrié sotto la cui mannaia speriamo non dover mai ritrovarci. Essi, con espressioni truci e inflessibili, potrebbero ammonirci una, forse due volte e alla fine regalarci una ben assestata pedata per sospingerci fuori dalla soglia di WGI.

Per cui raccomandiamo a tutti di rileggersi il codice deontologico!

Mi rendo conto di aver cominciato dalla fine per cui adesso mi ritrovo nel mezzo e lì ci sta Giovanna Koch principale artefice, coadiuvata da Fabrizia Midulla, del nostro nuovo accattivante sito che tanto ingegnoso lavoro è costato e che è costato moderatamente anche in termini di bilancio (chiunque può verificarlo data la trasparenza che ci contraddistingue). Giovanna ce l’ha mostrato e ne ha illustrata la impostazione. Ci fosse stata una voce di dissenso al riguardo. Niente! Tutti ammirati e riconoscenti anche in questo caso.

Il dissenso si è invece mostrato eccome, tra i più degli inumiditi presenti, sull’eventuale fissazione di una quota annuale fino a 150 euro da integrare nel caso in cui il 2 per cento dei diritti Siae, di ogni singolo socio, non arrivasse a compensare quella cifra, ritenuta dal board utile per un budget annuale sufficiente alla sopravvivenza.

Si è quindi deciso di trovare altre forme di finanziamento (verrà presto approntata una squadra di scippatori della cui responsabilità, dati i natali, non mi potrò sottrarre. Dopo un’approfondita analisi si è ritenuto favorevole il terreno per questa forma di finanziamento, veduta la gran quantità di indifese vecchiette in circolazione nelle strade. Le alternative a ciò saranno benedette dal santo protettore di WGI. Chi lo vuole fare tra tutti i santi? Attendiamo adesioni.).

Mantenendo il passo a ritroso, un momento prima della presentazione del sito, ho ricordato quanto ci siamo spesi in difesa del diritto d’Autore. Lo abbiamo fatto coerentemente anche quando in apparenza è sembrato il contrario, come nel caso dell’aumento richiesto dal ministro Franceschini sulla copia privata, che i media contrabbandavano come una tassa a favore dei “poveri autori” sempre pronti a chiedere qualche forma di assistenza da parte dello Stato, cosa che a noi è sembrata mistificatoria, perché a beneficio, in prima battuta, non degli Autori ma della Siae e dei suoi problemi di gestione.

E invece, come pure ha ribadito Carlo (prima o dopo chi se lo ricorda più?! data la confusione temporale e il tempo che è passato…), è stata la nostra azione pronta e decisa ad impedire lo scempio tentato con le clausole che ci volevano imporre in nome della “par condicio”, quelle sì un attentato al Diritto d’Autore! La Rai stessa è apparsa poi sollevata dal nostro apporto e la cosa è rientrata anche se gli occhi debbono restare aperti …

Le altre associazioni degli Autori hanno successivamente partecipato a questa nostra iniziativa e ne hanno tratto ovviamente e giustamente i nostri stessi benefici.

Con le stesse associazioni io e Massimo Martella abbiamo partecipato ad un tavolo di lavoro, in previsione dell’incontro col suddetto ministro sulla Legge di Sistema dell’Audiovisivo. E lì, senza tediarvi oltre che ci siamo già noi tediati abbastanza, abbiamo vissuto un clima di fruttuosa fratellanza nell’interesse comune, ma sempre con i cosiddetti occhi aperti, onde evitare l’istituzione di alcun carrozzone al solito inefficiente e succhia soldi pro tutti tranne che di quelli interessati al comparto produttivo, per quanto artistico e speciale. Quando c’è stato l’incontro c’è stato io e Massimo siamo intervenuti su aspetti diversi come tutte le altre associazioni (vedere report al riguardo) e poi il ministro, consenziente su tutte le proposte salvo verifiche, ha lanciato il suo grido! Chiamando in difesa della sua richiesta di aumento del prelievo sulla copia privata tutte le associazioni, causa lo scriteriato e ingiustificato attacco di quelle dei consumatori e di altri a questa “sacrosanta” gabella salva autori (sostituire l’ultima parola con Siae…). Le associazioni degli autori tutte (tranne una, tirate a indovinare quale…) hanno prontamente risposto al grido approntando un guerresco comunicato in soccorso del ministro… ovviamente lo hanno fatto senza il nostro contributo. Nonostante questo il lavoro comune sulla Legge sta continuando perché è interesse di tutti e WGI non si sottrae certo a questo compito.

Andando sempre a ritroso nel tempo di quella piovosa serata il nostro garante, Guido Scorza, avvocato, ha fatto un bilancio non proprio lusinghiero della condivisione dei contratti, che dopo una buona partenza, ha visto una partecipazione sempre più blanda, probabilmente dovuta, da una parte all’esiguità, purtroppo, dei contratti firmati dai nostri soci, causa il perdurante periodo di crisi, ma anche per le difficoltà che abbiamo trovato nell’imporre le “due clausole” come ci eravamo riproposti, soprattutto per quanto riguarda la seconda. Lo stesso Carlo successivamente all’intervento di Guido ha chiarito che comunque la condivisione dei contratti è per il sindacato un elemento irrinunciabile. Per questo motivo, il garante, su richiesta di WGI sta preparando un contratto orientativo impostato sui “dieci principi”, che sarà un utile strumento per tutti gli associati, per verificare, in base a questo, i contratti che i produttori e i Network ci propongono, con lo scopo finale di redigere un vero e proprio contratto modello da mettere a disposizione dei nostri soci e di quei produttori che lo richiedessero. Da discutere nel merito anche con gli agenti.

Ma eccoci alfine (anche se fu all’inizio…) al momento in cui Carlo ci comunica la notizia che WGI è il primo sindacato di sceneggiatori non di lingua inglese ad accedere a The Black List! Ciò che permette a noi sceneggiatori italiani iscritti a Writers Guild Italia di depositare sceneggiature in inglese per il mercato americano e non solo. Un evento che come tale è stato sottolineato da media americani e italiani e che è stato possibile grazie al grande lavoro del nostro rappresentante a Los Angeles David Bellini e, dico io, al viaggio diplomatico che a suo tempo hanno fatto il nostro presidente Carlo Mazzetta (e dagli co’ sto correttore!… Mazzotta non Mazzetta!) e la nostra tesoriera Barbara Petronio.

Riportando ancora indietro il film di quella serata, prima dell’introduzione di Carlo e di questa bella notizia, ci ritroviamo tutti sotto la pioggia. E non è una novità di questi tempi.

Massimo Torre

Roma, 5 dicembre 2014