Assemblea straordinaria WGI – 17 giugno 2014

Casa del Cinema – Sala Volonté

Cari soci,

ieri sera, 17 GIUGNO, ci siamo visti alla casa del Cinema: ecco il REPORT.


1. APT e la par condicio. Come sapete la lettera alla RAI è stata spedita, si attendono risposte a breve. Nel caso la RAI non ritirasse le clausole, tutti i soci presenti, dopo averne parlato a lungo, ieri hanno optato per la reazione decisa: protesta rumorosa (tipo bavaglio al cavallo della RAI) a favore dei media e chiusura con turning point in difesa. Anche a costo che la WGI debba andare da sola, perché abbiamo segnali dagli sceneggiatori 100autori (più che dal direttivo) e dagli agenti che la misura è colma e in molti ci verrebbero dietro. E’ da segnalare che sulla lettera, WGI ha preso una posizione di guida, in testa, a cui le altre associazioni si sono allineate.


2. APT e il contratto. Come sapete il board ha già un appuntamento tra quindici giorni per aprire un tavolo sul contratto di sceneggiatura. A questo proposito è stato ribadito l’utilizzo del contratto che scriverà Scorza come linea guida e non come oggetto diretto di trattativa. Però, si è cominciato a discutere di soldi. La RAI sta ponendo/imponendo dei massimi per il complesso della scrittura, ad occhio e croce sotto la linea del 4% del budget. A parte l’abuso di posizione dominante e quindi la scorrettezza della cosa da parte di RAI, dobbiamo ragionare noi se aprire una questione compensi: come Guild, finora, abbiamo scelto di concentrarci sui dieci principi, Dobbiamo ragionare anche di soldi? La questione è aperta: scrivete a soci@writersguilditalia.it la vostra opinione.


3. Relazioni con altre associazioni sindacali impegnate nelle lotte, tipo quelle del doppiaggio che sono in sciopero. Appoggiarle esplicitamente? Ma quali appoggiare? E secondo quale principio? Perché? La risposta, dopo una bella discussione, è stata trovata: diamo risalto (intervista, adesione ecc) a coloro che combattono per “temi” che appartengono già alla WGI. Cioè, la diminuzione dell’investimento e quindi dei posti di lavoro nell’audiovisivo, l’impoverimento culturale, dovuto all’impoverimento della spesa, la posizione dominante della RAI. Questo ci consente di allargare la nostra rete di relazioni e di posizionare nella comunicazione la WGI come SINDACATO.

4. E a proposito di comunicazione, è nata la discussione più viva e interessante. Franca, per il gruppo Tutela della professione, ha posto il problema della necessità di scegliere una linea nella difesa dei credits e del ruolo dello sceneggiatore. Privilegiare i soci WGI o difendere chiunque in blocco? E’ emersa una linea chiara.


a) WGI difenderà tutti gli sceneggiatori in occasione dei festival, perché lì è una questione di principio dare visibilità alla scrittura che viene invece nascosta.


b) WGI privilegerà invece i soci WGI per tutto il resto. E cioè, diffusione/interviste delle opere dei nostri soci, appoggio durante le conferenze stampa con lettera alla produzione/network e presenza in sala per verificare che lo scrittore WGI sieda al tavolo. Foto dello scrittore WGI al tavolo e diffusione dell’avvenimento sul sito.


Questo privilegio dei soci ha il molteplice scopo di difenderci tra noi, darci visibilità e mandare un messaggio all’esterno: vuoi essere difeso? Iscriviti?

5. E siamo al punto finale: come attivare le necessarie informazioni perché Tutela possa attivarsi su conferenze stampa e Comunicazione possa organizzare un servizio/intervista per il sito?

RISPOSTA OVVIA: devono essere i singoli soci a dare comunicazione alla WGI del loro lavoro.

COME? Scrivendo a questa email: wgitimes@writersguilditalia.it. Da questa email, a cura di Paolo Cingolani, partiranno regolari newsletter che terranno informati noi tutti dell’attività dei soci.

Le newsletter sono solo interne e riservate, in modo che possiamo raccontarci le cose anche prima che appaiono sui giornali e possano essere rese pubbliche. Sarà, ovviamente, il singolo socio, poi, a decidere se e come ampliare la notizia. Ma è talmente importante questo riconoscerci importanza (mentre il resto del mondo ci ignora e ci umilia) che quasi andrebbe inserito un nuovo punto del codice deontologico (lo diciamo, scherzando, ovviamente) in cui il socio WGI si impegna a dare notizia del proprio lavoro.


Tutte queste informazioni riservate (o non, come sceglie il socio) servono a dare potenza e cognizione di causa alle battaglie del board nelle sedi istituzionali. Far capire che sappiamo, anche senza fare nomi, è l’arte della politica e il messaggio di forza che dobbiamo far passare e che ci qualifica rispetto alle altre associazioni. Più che principi astratti, FATTI.
 Quindi, cominciate a scrivere a wgitimes@writersguilditalia.it.


6. La macchina WGI si sta mettendo in moto, ma deve organizzarsi meglio. I gruppi devono funzionare in modo autonomo con un responsabile e aumentare il numero dei loro membri. Prossimamente su questo tema…
Ciao!

Roma, 18 giugno 2014

Il board della WGI