Accordo giugno 2014
Gli scrittori della WGI, da ottobre 2013, chiedevano di inserire nei contratti con i produttori una clausola che faceva discendere – come legge 633/1941 sul DDA – dal diritto inalienabile della integrità morale e materiale dell’opera, che è in capo all’autore, il principio della condivisione delle modifiche. Da ottobre, la clausola veniva respinta. Poi – a seguito dello scandalo del taglio delle scene in una fiction del candidato Marescotti – veniva invece inserita nei contratti una clausola relativa alla Par Condicio.
Clausola che avrebbe richiesto allo scrittore di assumersi lui la responsabilità per la RAI e di astenersi PERSONALMENTE da comportamenti e manifestazioni di pensiero, che avrebbero potuto influenzare un voto politico.
Astensione limitata al periodo elettorale? No.
Astensione da dichiarazioni esplicite di favoreggiamento di un partito, all’interno del testo? No: astensione, in generale, in modo diretto e/o indiretto, per tutto il periodo del contratto.
Gli scrittori avrebbero dovuto astenersi anche dal mettere in campo opzioni o situazioni di ordine sociale e/o culturale, che avessero avuto il potere di influenzare il voto.
Clausole evidentemente inaccettabili.
La nuova clausola formulata di concerto con la RAI, in materia di Par condicio, ribadisce nei fatti che così è: non si possono chiedere tutele preventive e non si può procedere a modifiche e tagli, anche di opere realizzate, senza il consenso degli sceneggiatori. Notate bene: degli sceneggiatori. Perché si può credere erroneamente, che il taglio di un’opera già realizzata riguardi solo regista, autore delle musiche e produttore. No. Il diritto dello scrittore non s’interrompe MAI: questo principio è stato messo nero su bianco, in una formula che riconosce un diritto anche se formalmente sembra una concessione dello sceneggiatore.
In considerazione del fatto che il progetto (ndr: soggetto, trattamento o sceneggiatura che sia l’oggetto del contratto) è finalizzato alla eventuale realizzazione di … (ndr: tvmovie, miniserie, serie…) che potrà essere trasmessa da RAI-RADIOTELEVISIONE ITALIANA SpA, Lei, unitamente agli altri autori RICONOSCE ESPRESSAMENTE CHE:
(I) RAI, anche dopo l’eventuale approvazione definitiva degli elaborati di cui al presente accordo potrà far apportare agli autori/sceneggiatori o – in caso di loro impedimento/rifiuto – apportare direttamente le modifiche e/o adattamenti (es: tagli e/o modifiche di una e/o più scene previste nelle sceneggiature) riguardanti esclusivamente la presenza di soggetti politici in video ritenuti da RAI necessari allo sfruttamento della produzione anche in periodo elettorale (o referendario) per non incorrere in violazioni della specifica normativa Par Condicio applicabile a detto periodo.
(II) e che non avanzerà alcuna pretesa, ad alcun titolo, a fronte di dette modifiche e/o adattamenti in quanto effettuati per garantire il rispetto della normativa Par Condicio e nel rispetto dei diritti inderogabili previsti dalla legge 633/1941 e S.M.I
La redazione