Dino Audino (direttore responsabile)

Giovanna Guidoni

Domenico Matteucci

Nathalia E. Castagnino

(1992, Asunción, Paraguay) si è trasferita in Italia per studiare all’Università. Ha frequentato l’Università della Calabria e Roma Tre, laureandosi in DAMS nel 2016. Ha seguito il Master in DAMS sempre a Roma Tre e il Master in Drammaturgia e Sceneggiatura della Silvio d’Amico (2018-2019). Ha frequentato tanti corsi in scrittura creativa, scrittura di soggetti e serie TV, con Francesco Trento, Ludovica Rampoldi, Stefano Sardo e Marina Pierri. Nel 2019 presenta al Teatro India il suo spettacolo “L’aeroporto”. Attualmente sviluppa soggetti per film e serie TV.

Consuelo Casu Di Gaetano

Mi chiamo Consuelo Casu di gaetano, ho 23 anni, ho studiato presso l’Accademia RUFA (Rome University of Final Arts). Nel periodo universitario ho imparato a superare i miei limiti e a scoprire le materie e di conseguenza lavori, che vorrei poter fare, quali sceneggiatura e montaggio. Sono una persona molto socievole, in quanto mi piace la possibilità di conoscere nuove persone, confrontarmi e imparare sempre nuove cose. Se potessi descrivermi in tre parole direi: estroversa, paziente, determinata.

Dario Cuomo

Dario Cuomo, nato ad Avellino il 1992, si laurea al Dipartimento di Arti e Scienze dello Spettacolo dell’Università “La Sapienza” di Roma, con una tesi sperimentale, riguardante l’analisi della figura divistica della Star Holywoodiana Ryan Gosling, per poi conseguire, subito dopo, il Master di Primo livello in Drammaturgia e Sceneggiatura all’Accademia Nazionale D’arte Drammatica “Silvio D’amico”. Da sempre, appassionato di cinema e teatro, ha realizzato numerosi soggetti e drammaturgie per cortometraggi teatrali (“Amorevoli abbracci”, “Mali estremi”, “La Scelta”), sceneggiature per cortometraggi cinematografici (“BreezeBlocks” – Finalista al FirenzeFilmCorti Festival e Semifinalista al Los Angeles Cinefest – The rationality of an irrational act), soggetti e sceneggiature per lungometraggi (“Figlio della neve”), e per video musicali, di cui ha curato anche regia e montaggio (“In primis me stesso”, “Vence sempe ‘a sera”). Oltre ai lavori in ambito teatrale e cinematografico, Dario Cuomo è anche autore di brani musicali, di cui cura i testi e gli arrangiamenti, e di cui è egli stesso interprete (A piedi nudi, Quel che resta di te, Vence sempe ‘a sera).

Luca De Boni

Luca De Boni cerca sempre di portare alla luce le migliori storie in cui s’imbatte, da qualunque parte esse provengano. Diplomato in sceneggiatura alla Civica di Milano, ha collaborato alla scrittura di numerosi cortometraggi e nel 2021 è stato finalista alla Pitch Competition del Web Marketing Festival.

Anna Del Monaco

AnnDM o DAnM- dicono di me che sono un diavoletto biondo dal cuore adamantino, con un lato queen?, con la testa ben piantata per terra ed i piedi tra le nuvole. Tra la mente che crea e le mani che costruiscono ci deve essere qualcosa (cit. Metropolis).

Matteo D’Onofrio

Mi chiamo Matteo D’Onofrio e sono nato a Pescara il 12 settembre 1996. Dopo aver  frequentato per due anni l’università degli studi G. D’Annunzio studiando lingua tedesca e  lingua francese nel corso di “Mediazione linguistica e comunicazione interculturale” mi  sono iscritto alla R.U.F.A per intraprendere un percorso nel mondo del cinema, che era per  me sconosciuto, ma per il quale già nutrivo una forte passione, specialmente per i generi del  fantasy e dell’horror. Qui ho potuto esplorare prima manu tutti i mestieri artistici e le  maestranze, collaborando alla creazione di diversi cortometraggi (tra cui un mio inedito “Jam. N.2”) ed un documentario per il quale ho lavorato da editore e da fonico. A studi avviati mi sono reso conto che in realtà queste passioni sono sempre state mie e si  manifestavano in particolare attraverso il gioco di ruolo da tavolo (Dungeons and Dragons,  Call of Cthulhu e simili) per i quali imbastivo anche effetti sonori d’atmosfera oltre a  scrivere le narrative che i miei giocatori dovevano affrontare. Grazie alle mie esperienze alla R.U.F.A. e alle inclinazioni già naturalmente presenti in me,  ho realizzato in cosa voglio specializzarmi: sceneggiatura e sound design.

Lorenzo Fontana

Lorenzo Fontana nasce a Roma l’undici giugno del 1994. Si laurea all’Accademia di Belle Arti di Roma in Arti Multimediali e Tecnologiche, per un anno studia in Portogallo per il progetto Erasmus. Poi torna a Roma, iscrivendosi al master in Drammaturgia e Sceneggiatura all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico. Da sempre appassionato di fumetti, cinema e tv, attualmente collabora con la Writers Guild Italia e segue un corso di formazione della regione Lazio come produttore esecutivo. Nel tempo libero fa ogni tipo di lavoro per pagarsi il suo passatempo preferito: la pallanuoto. Per non fare spoiler preferisce evitare di rivelare come finisce la sua storia.

Emanuele Igbinomwanhia

Emanuele Igbinomwanhia è uno studente di cinema della Rome University of Fine Arts (RUFA), che oltre per il cinema, coltiva una passione per l’arte contemporanea, in particolare, per la video arte e la sperimentazione audiovisiva e fotografica. Ha partecipato al progetto artistico ungherese Reflexio, con il cortometraggio “CONCATIO”.

Raffaele Iovinella

Raffaele Iovinella, giovane anziate, laureando in cinema dopo aver frequentato tre anni  Accademici in R.U.F.A. “Durante questo percorso di studi ho potuto cogliere dei frammenti brillanti come stelle della  storia, della teoria e della tecnica dell’arte cinematografica”.

Francesco Maggiore

Francesco Maggiore (Lecce, 1983) è docente di lingua inglese. Laureato in “Lettere Moderne” e in “Storia Contemporanea” (Università del Salento), ha conseguito i Master in “Drammaturgia e Sceneggiatura – Teatro, Cinema, Televisione” (Accademia Nazionale D’Arte Drammatica Silvio D’Amico, Roma), e “Analisti di produzione cinematografica, televisiva e comunicazione crossmediale” (SAA – School of Management, Torino). Ha collaborato con Aiace Torino per il “Sotto18 Film Festival” (2012), e come responsabile di segreteria organizzativa per il “Premio M. De Baggis – Festival Internazionale del Cinema Documentario” (Taranto, 2013). Ha pubblicato poesie, racconti e saggi tematici sul cinema, vincendo al Festival per filmmaker indipendenti “Gabriele Inguscio” la menzione speciale per il corto “41 gradi 17 primi Memorie dal Regina Pacis” (2011) e presentato anche ad altri festival tra cui quello del Cinema Europeo e il BiFest. Ha sceneggiato il corto “Gangsteril”, finalista al contest “50 ore” (Torino, 2012). Membro della Giuria “Methexis” al MedFilm Festival (Roma, 2016), e drammaturgo dello spettacolo “Il male minore” al Teatro Belli (Roma, 2017), ha avuto esperienze nella scrittura di format tv alla Dinamo Film (Bari), e nella sceneggiatura cinematografica alla Film and Music Entertainment (Londra). Critico cinematografico iscritto al SNCCI, attualmente si occupa di approfondimenti sulla settima arte per Il Titolo Tv, in onda anche su Rete 8 VGA Emilia Romagna, gruppo 7 Gold.

Lucrezia Mariotti

Mi chiamo Lucrezia e ho 21 anni. Sono cresciuta a Dolceacqua, un piccolo paese in Liguria. Ho frequentato il Liceo Linguistico Angelico Aprosio dove ho appreso le lingue inglese, francese e russo. Durante questo periodo ho coltivato una grande passione per il cinema, soprattutto dei generi fantasy e fantascienza. Mi sono appassionata in particolar modo alle opere di Steven Spielberg. Terminato il liceo ho deciso di trasferirmi a Roma per inseguire il mio sogno e frequentare l’Accademia di Belle Arti RUFA.

Qui ho avuto la possibilità di studiare e conoscere tutti i reparti che portano alla realizzazione di un prodotto audiovisivo confermando la mia passione per la scrittura. Durante gli anni ho realizzato diverse sceneggiature e ho potuto collaborare anche alle sceneggiature dei miei compagni esplorando sia il campo della fiction sia il campo del documentario. L’ultimo progetto a cui ho partecipato come co-autrice e fonico è il documentario “MAMMAMARE” realizzato con alcuni miei colleghi universitari.

Questo percorso di studi mi ha permesso di scoprire il campo del suono e della sperimentazione nei quali vorrei specializzarmi, mantenendo vivo l’interesse per la sceneggiatura.

Maria Giulia Miceli

Il nome Maria Giulia è frutto di un curioso ossimoro che unisce il tradizionale omaggio alla Vergine alla fascinazione materna per il Divo. Da piccola mi ero convinta di voler fare l’avvocato guardando JAG – Avvocati in divisa; solo qualche anno dopo ho scoperto che ad appassionarmi non era la pratica forense ma le storie che venivano raccontate dietro di essa. Il mio sogno nel cassetto è scrivere un nuovo adattamento de Il segno del Comando, lo sceneggiato che mi ha fatta innamorare della serialità televisiva.

Sebina Montagno

Sebina Montagno nasce in Sicilia nel 1988. Dopo la maturità classica si trasferisce in Toscana, a Siena, per iniziare un percorso universitario importante, che vedrà la commistione della Letteratura Classica con le  Scienze Archeologiche (branca di ricerca di cui l’università senese vanta, da sempre, uno storico primato  nazionale). Subito dopo la laurea, decide di lasciare la Toscana, alla volta di Roma, dove consegue una seconda laurea in  Giornalismo e un Master in Sceneggiatura Cinematografica e Televisiva, presso l’università Luiss, prestigiosa realtà che le regalerà presto l’opportunità di collaborare con alcuni dei più rinomati sceneggiatori italiani, come Daniele Cesarano, Tommaso Capolicchio, Marcello Olivieri, Marco Spagnoli e molti altri. Giornalista e sceneggiatrice dalla comprovata esperienza, Sebina ama mixare il suo amore per la scrittura, attraverso il filtro della narrativa di informazione, coadiuvato a quello del racconto creativo di stampo  artistico. Nonostante il solido bagaglio di esperienze maturate sul campo, Sebina non smette mai di aggiornare ed arricchire il suo background professionale, così profondamente imbevuto di passione per la materia scritta.

Rosa Pascale

Rosa Pascale, nata a Battipaglia (SA), il 26 Febbraio 1996. Consegue il diploma di maturità presso il Liceo Classico De Sanctis di Salerno. Frequenta il corso di Progettazione e Arti Applicate, indirizzo Scenografia, dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Nell’estate del 2019 produce l’elaborato “Per me è stato lo spazio – Oltre la scenografia”, una riflessione sul vuoto scenico che le vale la lode in sede di laurea. Tale occasione ne rivela la propensione per la scrittura, anzi la passione, già coltivata in privato lungo l’adolescenza. Dunque prosegue gli studi a Roma, all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico. Propone come tesi di diploma il progetto inedito di una serie televisiva, “Giulia”, liberamente ispirata alla vicenda storica della temibile avvelenatrice Giulia Tofana, paladina delle donne ante litteram, assassina di uomini che odiano le donne, rea di seicento e più omicidi tra Palermo e Roma nel XVII secolo. Ottiene ancora il massimo dei voti. Perfeziona la prosa teatrale nell’Officina di Drammaturgia del Maestro Rodolfo di Giammarco, “Cantiere di Scrittura e Collaudo”. In tale contesto vede luce “Brandelli”, un dramma breve segnato dalla situazione pandemica, adattato per Radio 3 dal Maestro Massimilano Farau. Vince il concorso drammaturgico “Indomite”, indetto dal teatro TRAM di Napoli, col monologo “Mannaggia il diavolo”, attualizzazione in vernacolo del mito di Proserpina.

Marco Petrarulo

Marco Petrarulo nasce a Spilimbergo (PN) il 25 novembre 1991. Diplomato al liceo linguistico ISIS Vincenzo Manzini di San Daniele del Friuli (UD), si laurea nel 2013 in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Udine, con una tesi sulla costruzione dell’immagine divistica nel cinema di Kubrick. Si trasferisce a Roma per continuare gli studi magistrali in Cinema, Televisione e Produzione multimediale presso l’Università degli Studi Roma Tre e nel 2016 si laurea ottenendo 110L, presentando una tesi intitolata «Il Golem – Asimov e il confronto con il cinema contemporaneo». Nel periodo accademico collabora con la web radio universitaria realizzando un format di approfondimento tematico sulle serie-tv chiamato “Serial-Killer”. Durante la messa in onda della trasmissione, ricopre il ruolo di redattore e speaker radiofonico. Nel 2018 si iscrive al Master in Drammaturgia e Sceneggiatura (Scrittura per il teatro, il cinema, la televisione) dell’Accademia Nazionale d’Arte drammatica “Silvio d’Amico”. Qui ha modo di conoscere professionisti del settore e collaborare con giovani autori per la ricerca e la stesura di nuove storie da raccontare. Nonostante si sia cimentato in svariati lavori apparentemente lontani dal suo settore, non ha mai smesso di seguire i suoi sogni e sfruttare le molteplici esperienze a favore della scrittura. Per diversi  anni ha recitato in compagnie teatrali e si è esibito con i propri testi in serate di stand-up comedy, nella Capitale. Attualmente collabora con la Writers Guild Italia dove analizza, insieme a una squadra di giovani colleghi autori, le serie-tv di tendenza per capirne, grazie alla destrutturazione, il segreto del loro successo.

Matteo Proietti

Matteo Proietti, nato a Roma il 31 Dicembre 1996, appassionato dell’Arte in tutte le sue forme, aspirante sceneggiatore e cinefilo incallito dal primo liceo in poi. Dopo aver conseguito la maturità scientifica si è reso conto di aver sbagliato tutto così ha deciso di seguire il suo sogno e iscriversi ad un’università di cinema. Al momento è in un limbo, insieme ad altre migliaia di universitari e laureati italiani senza impiego fisso, in attesa di una chiamata che non si sa se arriverà mai. Nel frattempo continua a svolgere il ruolo di comparsa occasionale in alcuni film.

Lorenzo Santo

Nato a Lecce il primo maggio del 1999, nutre sin da bambino un amore innato per il cinema, sorto dopo la prima visione di Jurassic Park a tre anni. Da sempre accanito lettore e disegnatore, negli anni del liceo segue un corso di fumettistica dove scopre per la prima volta il mondo della sceneggiatura. Dopo il conseguimento della maturità scientifica, si trasferisce a Roma per studiare le mansioni alla base del mondo cinematografico presso l’accademia RUFA. Diligente nello studio, curioso in fase di apprendimento e dedito al lavoro sul set, sogna di fare il regista, ma rimane comunque affascinato dai mestieri della sceneggiatura e del montaggio. Negli ultimi tre anni nella Capitale si è cimentato con entusiasmo in tutte le fasi della realizzazione di un prodotto audiovisivo, girando tre cortometraggi accademici e collaborando alla realizzazione di altri lavori come videoclip e documentari. Nell’anno accademico 2020/2021, insieme ad altri otto studenti di cinema, ha svolto un tirocinio con gli sceneggiatori della WGI.

Monica Siclari

Monica Siclari, classe 1990, studia presso l’Università Cattolica di Milano, conseguendo la laurea magistrale in Comunicazione per l ́impresa, i media e le organizzazioni complesse, profilo Media audiovisivi – Ideazione, produzione e strategie, con tesi sulla serialità televisiva. Successivamente si diploma alla Writing School for Cinema and Television presso la Luiss Business School di Roma. La passione per la scrittura in ogni sua forma la accompagna da sempre, tanto che sin dall’adolescenza collabora con diverse free press e nel 2009 pubblica il suo primo romanzo. L’altrettanto forte interesse per il cinema e la serialità televisiva la porta inoltre a frequentare un seminario di sceneggiatura tenuto da John Truby e un corso in Film Making presso la School of Visual Arts di New York. Nel 2018 vince il contest Lazio Creativo, sezione Cinema, come co-autrice di un progetto per documentario; si classifica poi tra i finalisti sia del Tohorror Film Fest 2018, come co-autrice di una sceneggiatura per cortometraggio, sia del Premio Zavattini 2018/2019, come co-autrice di un progetto per documentario. Si occupa negli anni dell’organizzazione di festival cinematografici e di ricerca di mercato. Lavora poi come redattrice presso la società di produzione televisiva e multimediale Stand by Me; attualmente è Assistente ai Programmi di Rai3 e collabora con il periodico bimestrale di cultura e società VerbumPress.

Francesco Tirone

Sono Francesco, ho 26 anni e attualmente sto finendo il secondo biennio di film arts in RUFA e non ho proprio nessuna idea di cosa mi riserverà il futuro. Ho fatto i primi tre anni di Accademia a Milano, in NABA, dove mi sono letteralmente innamorato del cinema. E pensare che quando ero più piccolo volevo andare a lavorare come game designer e invece.. che burlone! Non mi piace troppo stare sul set, in verità, preferisco stare comodo comodo a scrivere o a fissare lo schermo del computer in attesa di un’idea oppure maledire quest’ultimo e qualsiasi programma di montaggio magari bloccato e con una consegna imminente. Sto ancora cercando la mia strada, per ora, però, ho tantissime idee da sviluppare, quindi chissà, potrei finire a fare il regista come a fare qualsiasi altra cosa! Mi sono innamorato del cinema quando vidi un documentario di Herzog, Grizzly Man ad una delle prime lezioni in triennale di storia del cinema. Da lì è stato amore a prima vista. Non ho registi preferiti, guardo palesemente di tutto, tranne gli horror anche se la mia serie tv preferita in assoluto è stranger things.

Giovanna Volpi

Diplomata in sceneggiatura, laureata in regia, so organizzare e confezionare un prodotto video dalla scrittura al montaggio. Vivo e lavoro a Milano e insegno filmmaking nelle scuole non solo della Lombardia: il cinema è uno strumento educativo straordinario. Mi muovo per girare, da indipendente: durante gli ultimi tre anni e mezzo (pre-covid) ho realizzato in Repubblica Ceca un documentario, Amore, chi sei? su un istituto pubblico che usa la gentilezza come terapia nell’assistenza a persone con Alzheimer. Questo documentario ha vinto nella sua categoria il Doc Without Borders Film Festival per Exceptional Merit, e ne sono quanto mai felice. Ora sono nella fase di preproduzione per un cortometraggio sulla fragilità mentale, The Other Truth, scritto dalla sceneggiatrice Inga Sempel (collaboratrice di Michael Radford), che sarà girato (covid permettendo) tra i boschi della Scozia e gli interni di un teatro milanese. Faccio parte del gruppo tutto femminile di Calliope uno sguardo sull’arte che si occupa di seria divulgazione artistica in modo un po’ ironico: con loro scrivo e produco contenuti video e il podcast  su Spotify Arte ad occhi chiusi.