2012. 

Nella prospettiva di fondare una Guild, la SACT sente l’esigenza di trovare un modo per cui, in assenza di un contratto nazionale, il nuovo sindacato possa essere presente alla firma del contratto: propone quindi che i soci della Guild gli diano una LICENZA (limitata nel tempo e nella tipologia delle opere) sui diritti di sfruttamento delle opere future.

100autori è, invece, più preoccupata di fare in modo che il singolo sceneggiatore, nel momento in cui si dovesse procedere con un secondo Turning Point con la autodeterminazione, non si tirasse indietro all’ultimo momento, lasciando i suoi colleghi allo scoperto.

Così, prima propone una cessione alla Guild dei soli diritti sul web, poi pensa che la Guild debba essere organizzata come un TRUST: lo sceneggiatore deve cioè cedere tutti i suoi diritti sulle opere future a un terzo soggetto – la Guild – che dovrebbe gestirli per lui, in quanto beni patrimoniali, contrattando  con i produttori.

Anche questa soluzione, però, non risolveva i problemi già emersi a proposito della licenza e cioè:

a. la legge italiana sul diritto d’autore (art. 120) impedisce allo sceneggiatore di cedere TUTTI i suoi diritti: si possono cedere solo ALCUNI diritti e PER UN TEMPO LIMITATO;

b. ogni contratto, per legge, deve essere sempre scindibile, quindi il trust (come la licenza) non garantivano di fatto nessuna sicurezza che il socio si allineasse alle decisioni collettive :“io, sceneggiatore, cedo a te, trust,i diritti ma se non mi piace come conduci la trattativa ti tolgo l’incarico”.

Quindi?

La Guild, a questo punto, avrebbe dovuto rivalersi sull’autore: sottoscriviamo un contratto per cui, se mi togli l’incarico, mi paghi una penale altissima. Cioè, la Guild, pur nell’impossibilità di garantire il successo dell’autodeterminazione, avrebbe dovuto come primo atto, fare quello che facevano i produttori e cioè imporre clausole vessatorie, mettere le manette agli sceneggiatori.

Ma come? La Guild, che doveva nascere per difendere gli autori dalle prepotenze dei produttori, finiva per minacciare gli autori stessi e rivalersi su di loro?

Per SACT non ha senso: torna alle motivazioni che considera importanti, poter stare sui contratti e difendere i propri iscritti. La Guild deve nascere sulla libera volontà dei singoli. E basta. Il presidente SACT scrive ai 100autori e per loro a Stefano Rulli e Nicola Lusuardi. I 100autori chiedono più tempo per migliorare il TRUST, ma non accade nulla. Anac resta in attesa.

2013

SACT fa il grande passo: convoca un’assemblea per fondare la Guild, senza nessun contratto manetta tra soci e  sindacato.