Il logo

La Writers Guild Italia, come emerge dal suo Manifesto, intende essere una coalizione a carattere sindacale di scrittori professionisti, forte e autorevole come tutte le Guild degli sceneggiatori in Europa e in America.

Serviva dunque un logo forte e autorevole.

Ci siamo rivolti a un professionista forte e autorevole. Trovate il suo lavoro QUI.

Le Guild medievali, sorte in Inghilterra   con lo scopo di mutua difesa e poi sviluppate in senso mercantile e artigiano, adoperavano figure araldiche, come leoni rampanti degli stemmi delle famiglie nobili. Insomma, forza, ma anche orgoglio, dignità.

In tutti i loghi attuali delle altre Guild di scrittori, sceneggiatori e non, del mondo, c’è una notevole ricorrenza di pennini e calamai, simboli arcaici, pigri: la rassicurante figura dell’artista poeta, alla quale si appellano con forza proprio i detrattori del diritto d’autore, eternamente con gli occhi e il pensiero nell’infinito oltre la siepe dell’ottimo Giacomo (peraltro ricco di suo, in partenza) .

Meglio cambiare strada, alla ricerca di una dimensione più attuale dello scrittore, pescando tra le biografie dei grandi sceneggiatori, che si rivelano, a una prima analisi, eccessivi, irritabili, egoisti, paranoici, drogati, egocentrici, infantili …e comunque geniali.

Come raccogliere l’ispirazione, i sogni e le paure di gente così straordinaria…(leggi: così refrattaria a somigliarsi)…in un simbolo?

Il nostro professionista ci ha offerto ben 6 soluzioni. Scusandosi. Avesse avuto più tempo, ci avrebbe dato meno occasioni di scelta… Giusto. Lo capiamo perfettamente. Anche noi avessimo più tempo, lasceremmo poco da scegliere ai nostri interlocutori… Mai concedere all’altro di dover ricorrere al proprio gusto personale. Per farla breve, ci siamo scannati: questa è la verità. Innamorati ciascuno di una soluzione diversa, abbiamo combattuto aspramente. Poi…

Ne abbiamo scelto uno, quello accompagnato da questa definizione.

Pagine stilizzate intrecciate a formare una fitta trama che è anche trama narrativa, tessuto che unisce e sancisce lo Statuto della Guild. Le pagine aperte sono composte da sei “W” (writers) poste una sull’altra, e specchiate verticalmente, come simbolo dell’insieme degli scrittori.

Ci abbiamo visto anche dell’altro: un tatuaggio tribale, il ritmo sinusoidale delle linee dei personaggi e l’infinità ripetitività del tutto come nelle serie televisive, eternamente chiuse e aperte.

Infinito? Eterno?

Be’, volevamo un logo forte e autorevole, era sicuro che Giacomo sarebbe rispuntato da qualche parte.

Il tipografo che l’ha riportato sulle spillette gadget che abbiamo preparato per la fondazione, ha detto che il nostro logo ispirava calma.

Ci sarà piaciuto anche per questo.

Buona vita alla Writers Guild Italia e ancora grazie al nostro amico Brandpowder.