Interviste

Sceneggiatori uniti

Fse e Wgi appoggiano lo sciopero della WGA

A metà maggio 2023 si sono riunite a Bruxelles due delle più importanti sigle che rappresentano gli autori europei, FSE (federazione degli sceneggiatori) e FERA. (federazione dei registi) L’obiettivo è stato quello di ragionare insieme sulla legislazione europea nella contrattazione collettiva. Ce ne parla Vinicio Canton, vicepresidente di Writers Guild Italia e membro del board FSE

Nei giorni 11 e 12 Maggio a Bruxelles, si sono riuniti i rappresentanti degli autori di tutta Europa, sotto le insegne di FSE e FERA. Ci racconti lo scopo di questo incontro, Vinicio?

L’incontro è stato l’atto finale di un programma di approfondimento della direttiva approvata nel 2022 da Consiglio e Parlamento Europeo relativa alla contrattazione collettiva, destinata ai tutti i lavoratori dell’Unione. In particolare il nostro incontro, che è stato finanziato dalla UE, era destinato ad aggiornare i liberi professionisti del comparto creativo dell’audiovisivo e le sigle sindacali o associazioni che li rappresentano

Sono emerse delle novità, o comunque delle notizie che è interessante condividere?

L’obiettivo principale degli incontri, che tranne quest’ultimo si sono svolti online, è stato analizzare e comprendere le possibilità offerte dalla nuova legislazione europea sulla contrattazione collettiva e sui minimi contrattuali.

Le regole che sono state introdotte garantiscono anche ai liberi professionisti e ai lavoratori intermittenti – come sono gli sceneggiatori e la maggior parte dei lavoratori dello spettacolo – la possibilità di contrattare collettivamente le condizioni di lavoro con le controparti, garantendo inoltre il diritto di sciopero e il superamento dei limiti imposti dalle leggi sulla concorrenza che in alcuni paesi finora hanno limitato, tanto per fare un esempio, la possibilità di stabilire collettivamente dei minimi per le prestazioni. Uno degli obiettivi di WGI fin dalla sua nascita.

La due giorni si è tenuta proprio mentre i colleghi americani di WGA East and West sono in sciopero per i loro diritti.

Infatti, nel board FSE abbiamo immediatamente approfittato della presenza di decine di rappresentanti degli sceneggiatori europei per manifestare la nostra solidarietà ai colleghi americani. La lotta che stanno portando avanti si sintetizza nella domanda che ricorre nei loro picchetti: a queste condizioni di lavoro è ancora possibile vivere facendo lo sceneggiatore?

Pare quasi impossibile immaginare uno sceneggiatore professionista d’oltreoceano che non riesce a pagare le bollette.

La situazione è cambiata radicalmente con l’arrivo delle piattaforme di streaming, che hanno stravolto le dinamiche di distribuzione di film e serie, devastando di conseguenza la redistribuzione degli utili sotto forma di diritti d’autore. I ricavi di chi scrive sono precipitati, anche in caso di successi planetari.

Il picchetto a sostegno dello sciopero è stato organizzato sotto la sede della Motion Pictures Associations a Bruxelles, una casualità?

FSE ha ricevuto un invito per partecipare a un cocktail organizzato sulla terrazza del palazzo dell’organizzazione che non ha concesso l’accordo richiesto dai colleghi americani, ci è sembrata una coincidenza perfetta per far sentire la nostra voce a sostegno degli sceneggiatori USA, che stanno portando avanti una protesta condivisa con i colleghi di tutto il mondo. Invece di brindare con loro gli abbiamo ribadito quello che vogliamo: “Fair contracts, right now”.

Parli al plurale, ma in che modo la battaglia di WGA coinvolge anche Writers Guild Italia o i colleghi Europei?

Durante l’incontro a Bruxelles è stato ribadito più volte dai colleghi di tutta Europa: siamo tutti sulla stessa barca, mai come ora le rivendicazioni sono globali, come le corporation dello streaming con cui dobbiamo discutere e contrattare.

In tutto il mondo ormai gli sceneggiatori non solo lavorano in condizioni sempre più stressanti – con tempi per le consegne contingentati e writers room ridotte all’osso, tra le altre cose – ma non partecipano del successo delle storie che hanno creato da zero. Non dimentichiamoci mai che uno sceneggiatore parte da una pagina bianca e costruisce universi che regalano emozioni a milioni e talvolta miliardi di persone.

L’industria dell’audiovisivo, che durante il periodo della pandemia ha evidenziato tutto il suo valore sociale oltre che culturale, nell’ultimo decennio ha conosciuto uno sviluppo enorme. Di questa crescita, che per essere chiari significa ricavi e guadagni moltiplicati a dismisura, non hanno beneficiato in alcun modo gli autori, i creatori. Questo chiediamo: essere legati alle nostre opere anche economicamente, ottenere – come è giusto che sia – una parte degli enormi ricavi che generiamo.

E’ esattamente lo spirito della direttiva copyright approvata dall’Unione Europea lo scorso anno, di cui sia WGI che FSE stanno seguendo con attenzione i processi di implementazione nelle Leggi nazionali sia in Italia e in Europa.

Quali azioni concrete prevede la Writers Guild Italia di intraprendere per sostenere gli sceneggiatori in sciopero negli Stati Uniti?

Il 14 Giugno verrà presto indicata come la giornata mondiale di sostegno allo sciopero di WGA, per quella data i nostri soci saranno informati sulle iniziative che intraprenderemo. Nel frattempo, come chiedono i colleghi americani, anche semplicemente inserendo nei propri social il logo dello sciopero si afferma il proprio sostegno alle rivendicazioni dei colleghi negli Stati Uniti.

Come vedi il futuro della professione degli sceneggiatori, sia a livello internazionale che in Italia, alla luce di queste nuove sfide globali?

Siamo in un momento di grandi opportunità, ci si è aperto un mercato mondiale che quando ho iniziato io a fare lo sceneggiatore era un miraggio. Nello stesso tempo le leve economiche sono sempre più nelle mani di una ristretta cerchia di decisori sovranazionali, che forti del loro potere influenzano le condizioni di lavoro in senso deteriore: molti diritti faticosamente conquistati sono stati e vengono continuamente attaccati. Ma questo vale in qualunque ambito professionale e lavorativo a mio parere, ed è un discorso lungo…

L’intervista è a cura di Francesco Maggiore

Gli interventi di Giorgio Glaviano, presidente WGI, a sostegno degli sceneggiatori in sciopero della WGA:
  • Ansa Gli sceneggiatori italiani solidali con i colleghi di Hollywood
  • Cinematografo  Sciopero degli sceneggiatori: parla Giorgio Glaviano, presidente di Writers Guild Italia
  • Cinecittà Gli sceneggiatori italiani solidali con i colleghi di Hollywood
  • Giornalettismo Al momento, il problema dell’AI è il diritto d’autore», l’intervista a Giorgio Glaviano (presidente di WGI)
  • Ciak  Da Hollywood all’Italia, il sindacato degli sceneggiatori sostiene lo sciopero.