Campagne WGI

Viaggio dentro la scrittura di

UPAS – Un posto al sole

13 maggio 2016

SCRITTO DA… Live propone  una serie di incontri con alcuni soci WGI che si trovano al centro di particolari eventi di scrittura e possono aprire gli occhi su aspetti diversi del nostro lavoro.

Scrivere per l’industria dell’audiovisivo, checché se ne dica, è un’operazione assai complessa: non basta il talento, non basta la tecnica, non bastano le scuole di scrittura, non basta aver scritto e lavorato tanto, ci vogliono anche intuito e doti relazionali. Il mercato dell’audiovisivo, soprattutto quello della serialità tv, è in continua evoluzione e richiede allo scrittore una sempre maggiore duttilità, capacità di coinvolgimento, convinzione delle proprie idee, propensione al confronto e al rischio.

Per questo, non si tratterà solo di interviste o di analisi tecnica di costruzione della propria opera, ma sarà una vera e propria discesa negli infiniti meandri della cultura della nostra professione.

SARA RESCIGNO

Story editor UPAS

(in passato ha ricoperto tutti i ruoli da story liner a head writer a dialoghista)

ANDREA VINTI

Story liner senior UPAS

ATHOS ZONTINI

Story editor UPAS

Lo scorso 7 marzo, in occasione dell’incontro Showrunner: lo sceneggiatore oltre la sceneggiatura, il vicedirettore di Rai Fiction Francesco Nardella fece il nome di Franco Sabbioni in quanto produttore creativo di Un posto al sole. E’ vero: UPAS segue un modello produttivo industriale che ha un bisogno assoluto dello showrunner, cioè di una figura che si prenda la responsabilità della coerenza e della qualità narrativa della serie a cominciare dal reparto scrittura per finire al montaggio.

Ma chi governa davvero il reparto scrittura di UPAS?   Quali e quante sono le figure professionali impegnate? E come funziona, dove si ritrovano gli scrittori, come si tengono in contatto, quanto scrivono a testa, chi propone, chi decide, chi scrive, chi corregge, chi riscrive, chi aggiusta?

Scopriremo una macchina perfetta. Sì, una macchina, non abbiamo paura di dirlo, perché – come già ci siamo fatti raccontare da Cristiana Farina – la creatività ha bisogno di ordine e di rispetto delle funzioni tanto quanto qualsiasi altro territorio dell’esistenza.

Comprendere il modello di scrittura di UPAS non è utile solo a chi intende scrivere per la lunghissima serialità. Al contrario: gli elementi specifici e interni a questo sistema come la multilinearità, il concetto di strand, il ricorso ai cliff, il controllo dei personaggi principali e l’uso dei guest, la scansione del tempo e il coordinamento col calendario reale del paese, persistono in ogni narrazione televisiva e strutturano con diverse prevalenze, sempre più spesso, anche il racconto cinematografico.

Per questo noi della WGI crediamo nella scrittura industriale come arricchimento e potenziamento della professione di sceneggiatore e abbiamo registrato con grande allarme la chiusura di altre soap come Centovetrine. Per questostiamo chiedendo a RAI di fare ogni sforzo per mettere in campo altre produzioni e altri prodotti che vadano oltre le 6 e anche le 12 serate. Il settore dell’audiovisivo e l’Italia in quanto paese che deve ripartire ne hanno bisogno.

Venerdì 13 maggio – ore 19

Via Settembrini 1 – 00195 Roma

 

Prenotazione obbligatoria – posti limitati

Soci e non soci 10 euro – Iscritti al Wivaio 8 euro

L’incontro è organizzato e moderato da Fabrizia Midulla
Contatti: eventi@writersguilditalia.it – 3472461036

SDL – Scritto da… Live – La Writers Guild Italia è nata con l’intento di sostenere gli sceneggiatori. Questa sigla raccoglie una serie di incontri tenuti da soci WGI, rivolti a tutti gli sceneggiatori (soci e non) e destinati ad aprire una straordinaria finestra sul mestiere per gli iscritti al Wivaio e gli altri studenti delle scuole di sceneggiatura che si stanno affacciando sul mercato.

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