Il bollettino dello scrittoreVenezia

Bollettino n. 4

Andrea Vernier,  sceneggiatore e socio della Writers Guild Italia, osserva e vive, dal nostro particolare punto di vista di scrittori, gli eventi della 82. Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia (27 agosto – 6 settembre 2025)

“Come va il consumo del caffè, rispetto allo scorso anno?” la ragazza mi guarda come fossi un alieno. Lo sono. Per lei è il primo anno dietro il bancone delle giornate degli autori. Sorriso timido. Poi prende coraggio: “finora ho consumato tre sacchi grandi in due giorni. Dunque…” si spegne, incerta. Ha osato perfino troppo, immagino.

Immagino, perché non so.

Quanti sono tre sacchi grandi in due giorni? Tanti? Può essere. Ma dipende. Da quante persone hanno preso quanti caffè. Da quanto grandi sono i sacchi. E via così. Dipende.

I numeri non sono tutto. Ma sono un indicatore prezioso. In questo mondo fordiano, votato alla precisa misura dell’anima, i numeri sono una delle poche lingue che le persone si sentono di parlare. Peccato che sia tutto un dialetto.

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All’Excelsior si succedono gli incontri istituzionali. La mattina del 29 sono stati presentati i numeri del ministero.

Mentre in sala usciva, nella molteplicità delle voci, un quadro confortante (pur con le precisazioni statistiche del caso, con le avvertenze di non dimenticare criticità o attenzioni a sfaccettature che escono dal quadro), rimbalzavano nei cellulari le ruggenti dichiarazioni di chi non sta al timone della baracca.

Capita.

D’altronde i partecipanti parlavano sotto l’effige della Biennale – che come noto è una chimera.

(Il simbolo della Biennale è la figura posta in cima ad una delle due colonne in bocca di Piazza. Quell’antichissima scultura – arrivata qui da Oriente – è in parte Leone, in parte altro).

Quella figura non è una copia del reale; allude e rimanda al reale, ma non lo ricalca – perché non lo è. Racconta.

Mai simbolo fu più azzeccato per la complicata arte del Cinema.

Arte. Perché tra gli interventi succedutisi lungo l’incontro va segnalato quello di Francesco Martinotti, che spezza l’incantesimo: “Ricordiamoci di difendere i piccoli produttori, fondamentali per noi autori. Ricordiamoci anche di difendere, in sede europea, la battaglia per districare lo scomparto Cinema dalla sola lettura economica; siamo un’eccezione culturale e in questi termini dobbiamo ragionare”. Ecco. Autori; eccezione culturale. Sono parsi due termini alieni in un contesto interamente rivolto all’analisi industriale del settore.

Ma era giusto così – perché quello era esattamente il contesto in cui l’industria si guardava nello specchio magico dei numeri, mai del tutto veritieri, mai del tutto menzogneri. Dichiarati e spiegati sotto la silhouette dell’antichissima chimera, misteriosa e lontana, che rappresenta la Biennale D’Arte Cinematografica.

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Fuori, intanto, la burrasca notturna che ha trasformato il cielo in una cascata, ha lasciato il posto ad un sole insperato.

Sembra più pulito e meno aggressivo.

Sembra avere fiducia nel futuro.

Vedi, a volte, i segni…

Testo e foto di Andrea Vernier
Inviato WGI a Venezia

Il bollettino dello scrittore – I report dell’inviato di Writers Guild Italia (WGI) dalla 82. Mostra internazionale d’Arte Cinematografica (27 agosto – 6 settembre 2025).