The Crown

S04 E07

Il principio ereditario

Sceneggiatura di Peter Morgan

 

 

FATTO STORICO FICTION
Nel 1987, un giornalista del Sun vide il cognome Bowes-Loyd sulla lapide di una tomba nel cimitero della clinica psichiatrica del Royal Earlswood Hospital. Il cognome era quello d’origine della Regina Madre, moglie di Giorgio VI e madre di Elisabetta e Margaret, così il giornalista si mise a fare domande e scoprì la verità sulle cugine di primo grado della regina Elisabetta, Katherine e Nerissa Bowes-Lyon. Al tempo dell’inchiesta del Sun, Katherine era ancora viva. Nell’episodio di The Crown, è invece la terapeuta di Margaret a fare il nome delle sorelle ricoverate nel Royal Earlswood Hospital e a informarla della loro malattia mentale.
Earlswood non era una clinica di alto livello. La struttura era sovraffollata e 2 infermiere dovevano seguire 40 pazienti in condizioni sanitarie precarie. Le due sorelle vi furono ricoverate nel 1941 all’età di 15 e 22 anni.

Nello stesso giorno furono ricoverate nel medesimo istituto anche Idonea, Rosemary ed Etheldreda Fane, loro cugine nate rispettivamente nel 1912,1914 e 1922. Erano tre delle sette figlie di Harriet, sorella di Fenella Hepburn-Stuart-Forbes-Trefusis, madre di Katherine e Nerissa.

Da fonti interne all’Earlswood emerse che le due sorelle non erano mai state in grado di parlare e non avrebbero mai potuto riconoscere Elisabetta come loro parente attraverso una trasmissione televisiva.

La madre Fenella continuò a far visita alle figlie fino alla sua morte avvenuta nel 1966, ma in seguito non si ha notizia di qualcuno che sia andato a trovarle presso l’istituto.

La disabilità non coinvolgeva i Bowes-Lyon, (e quindi neanche la Regina e la Famiglia Reale Windsor) perché proveniva dal patrimonio genetico dei Trefusis. Era comunque considerata una causa di imbarazzo.

L’interno della clinica Earlswood viene rappresentato come una grande corsia dove si affollano letti e ricoverati. Ci sono anche degli uomini, di cui uno viene indicato come “fratello” di Katherine.

Margaret chiede al suo amico Dazzle Jennings di entrare nella clinica Earlswood, dove le sorelle sono effettivamente ricoverate, Dazzle la informa però che nell’istituto ci sono altre tre “cugine” con la stessa malattia e fa i nomi di Idonea, Rosemary ed Etheldreda.

Le sorelle, nell’episodio, sono in grado di parlare, di riconoscere l’inno nazionale e le immagini in cornice della regina Elisabetta e di Margaret.

Margaret va a chiedere conto a sua madre della vicenda. La spiegazione della Regina Madre riguarda la necessità politica di mantenere la linea di sangue geneticamente integra per garantire una legittimità al sistema ereditario della Corona.

Margaret viene invece a sapere dalla sua terapeuta che i Windsor non hanno nulla a che fare col patrimonio genetico delle due sorelle Bowes-Loyd.

Sull’annuario dell’aristocrazie Burke’s Peerage le due sorelle Bowes-Loyd risultavano morte fin dall’edizione del 1963. Il direttore del Burke’s Peerage si difese dicendo che le loro informazioni venivano direttamente dalle famiglie aristocratiche, invitate ogni anno a riempire degli specifici moduli. Errore di compilazione o scelta?

Buckingham Palace respinse l’accusa di occultamento delle sorelle e fece sapere che la compilazione dei moduli del Burke’S Peerag spettava alla famiglia Bowes-Loyd e non alla Famiglia Reale.

Nel 2011 fu realizzato un documentario su Nerissa e Katherine dalla Tv britannica, che sollevò di nuovo critiche agli Windsor per la loro mancanza di considerazione dei legami affettivi.

Margaret racconta ad Elisabetta la sua scoperta, la sorella sa dell’esistenza delle cugine, ma le risulta che siano entrambe morte.

Margaret ed Elisabetta consultano il Burke’s Peerage e trovano le false date di morte. Una nel 1941 e l’altra nel 1963.

 

La vicenda delle sorelle Bowes-Loyd viene utilizzata da Peter Morgan per mettere in campo un tentativo di percorso terapeutico di Margaret (che è stato sempre ufficialmente negato) per uscire dalla depressione post operatoria di un intervento al polmone subito realmente dalla principessa nel 1985.

La paura non espressa di dover morire come il padre, re Giorgio VI, porta Margaret ad indagare sullo stato di salute della sua famiglia e a confrontarsi psicologicamente con le tare comportamentali dei suoi parenti: freddezza, spietatezza, cinismo, rifiuto delle emozioni e della diversità dei singoli. La serie ha sempre affidato fin dall’inizio a Margaret questo ruolo di denuncia del sacrificio dei singoli membri all’immobilità astratta e ideologica della corona.

Il percorso terapeutico di Margaret  nella fiction fallisce, rispettando la fama diffusa della sua disperazione. Nel 2002, iin occasione della morte della principessa, il quotidiano britannico The Telegraph scrisse: “Fumava sigarette Chesterfield forti, a volte fino a 60 al giorno”, osservando che quando suo padre, il re Giorgio VI, contrasse un cancro ai polmoni nel 1951, “la principessa ha reagito fumando ancora più pesantemente di prima”. Il funerale di Margaret venne celebrato il 15 febbraio 2002, precisamente cinquant’anni dopo il funerale del padre. 

in alto Katherine e Nerissa Bowes-Lyon, cugine prime della regina Elisabetta e di sua sorella Margaret
in basso il legame di parentela: le due ragazze erano figlie del fratello della Regina Madre

Analisi cronologica a cura di  Lorenzo Santo, Riccardo Pulin, Matteo Proietti