The Witcher

Stagione 01 

 

I SIMBOLI

Il simbolo della puntata, che richiama la foggia dei ciondoli dei Witcher, cambia ogni volta perché è un abstract della puntata stessa:

in una manciata di secondi viene riassunto l’argomento o indicato il personaggio che sarà il fulcro della storia narrata nell’episodio.

Episodio 01

L’eclisse citata nella Maledizione del Sole Nero: si riferisce al Sole Nero sotto il quale è nata Renfri, la principessa figlia di Fredefalk destinata, secondo la profezia, a distruggere il mondo.

Nell’universo narrativo di The Witcher, la Maledizione del Sole Nero è una profezia legata ad una eclisse totale di sole conosciuta anche come Follia di Etibald il Pazzo. La profezia fu probabilmente creata dal mago Eltibald che predisse la fine della civiltà umana per mano di 60 fanciulle di sangue reale, nate durante o dopo l’eclisse e che erano destinate a condurre il mondo alla fine.

Dapprima i maghi cercarono queste bambine tentando di osservarne i comportamenti e studiarle. Molte di loro venivano assassinate o vivisezionate. Altre morivano durante gli “esami”. In un secondo momento, i saggi ammisero che in molti casi si erano sbagliati e che quindi era impossibile in questo modo trovare le fanciulle maledette. Decisero quindi di rinchiuderle isolarle in alte torri, nelle quali la maggior parte di loro impazziva o moriva per via dei maltrattamenti subiti. Altre invece fuggirono con l’aiuto di certi principi che si erano messi in testa di liberarle e sposarle, ma spesso divenivano mostri vendicativi e senza cuore.

In questi casi, fu la Maledizione a realizzare se stessa, poiché le fanciulle diventarono crudeli e sanguinarie solo dopo le persecuzioni e i soprusi subiti dai loro aguzzini.

da Maledizione del Sole Nero

Episodio 02

La stella di ossidiana attorniata da anguille è il gioiello che Yennefer porta al collo: fa riferimento alla strega e alle altre novizie della Loggia delle maghe.

Nell’universo narrativo di The Witcher, la Loggia delle Maghe venne fondata dopo la rivolta dell’Isola di Thanedd come sostituto del Concilio dei Maghi. Le fondatrici si prefissero di mettere fine alla guerra tra i Regni Settentrionali e l’Impero di Nilfgaard seppur mantenendo l’influenza dei maghi sul destino del mondo. Infatti è un’associazione di maghe tra le più potenti, dei reami del nord e del sud. La Loggia ha una significativa influenza politica, benché le sue attività non siano molto chiare al pubblico.

da La Loggia delle Maghe

Episodio 03

Un’impronta con artigli che racchiude il giglio di Temeria: rappresenta la strige di Temeria che Geralt affronta nella puntata.

Nell’universo narrativo di The Witcher, una strige è una creatura frutto di una maledizione, spesso si tratta di una donna dannata o in qualche modo maledetta. Il mostro è una bestia famelica, sanguinaria ed estremamente crudele, piena di odio per gli esseri viventi. Sono molto rare le vittime che ne hanno incontrata una e che sono sopravvissute abbastanza per raccontarlo. È molto forte e orribile: la sua mascella si estende da orecchio a orecchio, le sue dita terminano con artigli capaci di fare a brandelli un uomo. I suoi seni e i capelli sono i soli resti che indicano che la strige è in effetti una giovane posseduta da una maledizione. In questo episodio è addirittura una principessa.

da Strige

Episodio 04

Una spada spezzata (che è anche l’albero della foresta d Brokilon del sogno di Ciri) e la Spada del destino.

Nell’universo narrativo di The Witcher, Brokilon è una foresta che circonda il reame di Cintra, Brugge, Sodden e Verden. È abitata dalle driadi, da folletti e spiritelli ed è molto pericolosa per gli umani, dato che le driadi tentano di colpirli con frecce per allontanarli. Esse supportano gli Scoia’tael permettendo loro di nascondersi a Brokilon e curando le loro ferite. Le driadi di Brokilon sono capeggiate da Eithné, che vive a Duén Canell, nel cuore della foresta.

È assolutamente imperdonabile accendere un fuoco nella foresta; asce e altre forme di ferimento degli alberi sono allo stesso modo proibiti.

Brokilon viene chiamata la foresta della morte. È ispirata alla foresta di Broceliande, in Bretagna, dove si dice ci siano la tomba del mago Merlino e il castello della Fata Viviana.

da Brokilon

Nella raccolta di sei racconti La spada del destino, Eithné fa bere a Ciri una coppa dell’Acqua di Brokilon, una pozione che le cancellerà la memoria. Prima che Ciri inghiotta la miscela, Geralt ha modo di leggere sulla coppa una frase dell’Antica Lingua: La spada del destino ha due lame. Una sei tu. Ciri beve l’acqua magica e viene sottoposta ad una scelta dalla Regina delle driadi: restare a Brokilon o andarsene. La fanciulla risponde che vuole seguire il suo destino e così Eithné si arrende e le permette di abbandonare la foresta.

da La spada del destino

Episodio 05

Due figure intrecciate, una femminile e una maschile: sono Geralt e Yennefer. In questa puntata i due personaggi si conoscono e inizia la loro burrascosa relazione, con avvicinamenti e lunghi periodi di lontananza. L’attrazione fisica tra loro è molto forte e, dopo lo scontro con il jinn, sfocerà in un passionale amplesso.

Nell’universo narrativo di The Witcher, il racconto The Last Wish descrive il primo incontro di Geralt e Yennefer a Rinde, dopo che Ranuncolo è caduto vittima dell’incantesimo del jinn che ha liberato dal vaso in cui era tenuto prigioniero. Geralt chiede l’aiuto della maga per salvarlo, ma lei approfitta della situazione tentando di intrappolare il genio per acquisirne il potere. Geralt però riesce ad impedire che Yennefer muoia per mano della straordinaria potenza della creatura, che la maga non riesce a controllare, esprimendo l’ultimo dei tre suoi desideri, che legherà per sempre i loro destini.

Nel corso degli anni il loro rapporto sarà sempre molto difficile. A complicare ulteriormente le cose, c’è il fatto che Yennefer vorrebbe un figlio che Geralt non potrebbe mai darle.

da Yennefer e Geralt

Episodio 06

Un drago, una delle creature che appaiono nella puntata: è un riferimento al racconto The Bounds of Reason sulla caccia del drago d’oro Villentretenmerth.

Nell’universo narrativo di The Witcher, i Draghi, o draconici, sono esseri capaci di volare e sono sensibili alla presenza delle forze del Chaos. A parte i gatti, sono le sole creature che possono assorbire la magia.

Molti considerano i draghi nemici per gli umani e molte leggende si raccontano su queste creature, tuttavia la motivazione che spinge a cacciarli non è la protezione della razza umana, ma la volontà di appropriarsi dei loro immensi e leggendari tesori.

Sono grandi fonti di ingredienti alchemici, principalmente i loro denti e lacrime, usati nella medicina e nell’alchimia, e il sangue che si usa per la cosmesi. Yennefer partecipa alla caccia per curare la sua sterilità con il cuore del drago. La coda è considerata da alcuni una leccornia.

I draghi si dividono in diverse tipologie, solitamente per colore: verdi, rossi e neri. Ci sono anche leggende circa i draghi d’oro, ma molti credono che siano favole e non realtà, anche se ne esiste almeno un esemplare, Villentretenmerth, che può anche cambiare forma assumendo quella di un uomo, come accade in questo episodio, presentandosi come Borch Tre Taccole.

da Drago

Episodio 07

Un leone in frantumi: riferimento alla caduta di Cintra, il cui stemma araldico sono tre leoni dorati su campo azzurro.

Nell’universo narrativo di The Witcher, il Regno di Cintra (Xin’trea nella Parlata Antica) è uno dei Regni Settentrionali e si trova a sud di Sodden, di Oltreriva e del grande fiume Jaruga: la capitale, Cintra, è situata dove il fiume Jaruga si incontra con il Mare del Nord.

La Battaglia di Cintra viene chiamata dai Popoli del Nord il Massacro di Cintra, per via dello sterminio e dei soprusi operati dall’esercito invasore di Nilfgaard: dopo la Battaglia di Marnadal, la Regina Calanthe aveva raccolto i resti delle sue truppe e i nobili a lei fedeli e si era ritirata all’interno delle mura della città, ma durante la ritirata era stata ferita gravemente. Dopo quattro giorni di assedio, i maghi Nilfgaardiani distrussero i cancelli e l’esercito di Nilfgaard penetrò infine nel Castello dove si erano barricati Calanthe, i nobili e le truppe restanti. Le donne di Cintra uccisero i loro bambini e poi gli uomini uccisero le donne e si suicidarono. La Regina si lanciò dalla torre del Castello pur di non farsi prendere prigioniera. La città di Cintra fu rasa al suolo.

da Cintra

Episodio 08

È il logo della serie TV che racchiude, in un unico simbolo, i riferimenti ai tre protagonisti: il lupo (Geralt di Rivia), la stella (Yennefer di Vengerberg con il simbolo che richiama il pendente della sua collana) e la rondine (Cirilla Fiona Elen Riannon -figlia della principessa di Cintra, Pavetta, e dell’imperatore nilfgaardiano, Emhyr var Emreis- da giovanissima era soprannominata proprio la rondine e ha poi battezzato con quel nome la sua spada).

Nell’universo narrativo della serie, il medaglione dei Witcher è un ciondolo d’argento indossato dai Witcher, che sono riusciti a superare l’apprendistato. Il medaglione è sensibile alla magia e vibra quando vengono lanciate magie o ci si trova in presenza di un essere magico, come un genio. Il medaglione viene dato ai giovani witcher che hanno superato la Prova delle Erbe con successo. Non si conosce l’origine dei primi medaglioni, ma si suppone che vennero realizzati nella forgia magica a Kaer Morhen. Il medaglione reagisce vibrando in presenza di qualunque tipo di magia, inclusi incantesimi, influenze magiche e maledizioni.

da Medaglione dei Witcher

Elaborazione a cura di Federica Candela