Campagne WGI

Un Centro per il Cinema

Il modello francese diventerà realtà anche in Italia?

Dopo l’audizione della WGI e delle altre associazioni degli autori presso la commissione 7 del Senato, continua la movimentazione attorno al progetto di Legge Di Giorgi sul nuovo assetto del cinema in Italia. Sotto i riflettori venerdì 30 ci sarà il progetto del Centro del Cinema.
L’analisi delle norme e delle strutture che regolano il cinema in Francia,  avviata da France Odeon nel 2014 con la tavola rotonda Belle toujours sulla legge francese, prosegue con un convegno di approfondimento sull’organismo che concentra le competenze del settore: il Centre National du Cinéma et de l’image animée.
Come è composto?
Quali sono le sue peculiarità?
Qual è la sua capacità di reagire alle necessità del settore, di prendere decisioni e di metterle in esecuzione?
Quanto sarebbe compatibile con il sistema italiano?
Fino a poco tempo fa l’esigenza di munire anche il nostro paese di una cabina di regia dell’audiovisivo, indipendente, era condivisa dall’intero settore.
La proposta di legge firmata dai senatori Rosa Maria Di Giorgi e Sergio Zavoli, che prevede il Centro Nazionale italiano accende un interessante dibattito tra coloro che lo considerano ancora un valido strumento per attuare le politiche del settore e chi ha cambiato idea, come l’associazione dei produttori italiani.
Mentre gli autori, i critici, i produttori indipendenti, gli esercenti, i tecnici rimangono fermamente convinti della sua necessità, ci si domanda quali siano gli elementi nuovi che hanno indotto l’inversione di rotta degli altri.
Sono sufficienti l’arrivo in Europa di nuovi strumenti di fruizione dell’audiovisivo o il successo dei nuovi formati su modello delle serie televisive americane per dire che il Centro Nazionale del Cinema e dell’Audiovisivo è uno strumento obsoleto rispetto ai  Cambiamenti imposti dalle nuove tecnologie?
Oppure oggi è più necessario di prima anche in relazione alla salvaguardia del concetto di “eccezione culturale” per la cui difesa la Francia è stata in parte lasciata sola?
Partendo dalle testimonianze di alcuni professionisti del cinema francese, che dal 1948 grazie al Centro Nazionale si è affermato come la seconda industria audiovisiva occidentale dopo gli Stati Uniti, France Odeon intende entrare più a fondo nell’argomento e comprendere meglio quale sia davvero la posta in gioco per il futuro del cinema europeo.
Intervengono
  • Pascal Rogard direttore generale della SACD,
  • François Hurard ispettore generale degli affari culturali del Ministère de la Culture et de la Communication,
  • David Kessler direttore generale di Orange Studio,
  • Dragoslav Zachariev addetto audiovisivo dell’Ambasciata di Francia,
  • Michel Hazanavicius regista,
  • Paolo Mereghetti critico cinematografico,
  • Andrea Purgatori (sceneggiatore),
  • Gian Luca Farinelli (direttore Cineteca Bologna)

Modera Francesco Raineri Martinotti (direttore del Festival)

Sarà presente la senatrice Rosa Maria Di Giorgi (prima relatrice del DDL 1835.

Il convegno potrà essere seguito a Roma in diretta streaming dalla Casa del Cinema, Venerdì 30 ottobre alle ore 11.

A Firenze sarà presente per la WGI, il presidente Carlo Mazzotta.

France Odeon, il festival del cinema francese a Firenze, è iniziato oggi, 26 ottobre e terminerà domenica 1 novembre. Tutte le informazioni qui

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